La Native Advertising è l’argomento del momento e si è acceso un vivace dibattito tra gli entusiasti e tra i contrari. I primi sono assolutamente a favore in quanto la pubblicità nativa rappresenterebbe una nuova fonte di reddito per le casse degli editori e giornalisti. I contrari invece temono ripercussioni sulla qualità del giornalismo derivante dall’influenza massiccia dei brand sui contenuti.
Felix Salomon ha realizzato una matrice della Native Advertising in modo da comprendere di cosa si sta parlando e per fare un confronto tra le varie correnti di pensiero.
The Native Matrix | Who is it written by? | |||
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Editorial staff | Sales staff/ ad agency |
Brand execs | ||
Who is it published by? | Publisher | Public relations | Sponsored content/ Native advertising* |
Brand journalism/ Thought leadership |
Brand | Content marketing | Marketing | Blogging | |
*Sponsored content is designed to be read; native advertising is designed to be shared. |
Questa matrice descrive la distinzione tra chi scrive il contenuto e chi lo pubblica.
Quindi un pezzo scritto da un giornalista professionista per uno editore? In questo caso, qualsiasi messaggio pubblicitario incorporato all’interno dell’articolo rientra dell’ambito delle relazioni pubbliche (PR). Ma cosa succede quando la pubblicazione avviene su qualche sito di marca? In tal caso diventa contenuto di marketing: materiale di produzione indipendente, riproposto dal marchio in questione.
Quando il materiale viene commissionato dal brand stesso? In quel caso, è content marketing. Sono i cosiddetti pubbliredazionali. La distinzione tra contenuti sponsorizzati e pubblicità nativa è molto labile, ma si deve fare una distinzione: i contenuti sponsorizzati sono materiale progettato semplicemente per trasmettere informazioni ai lettori della pubblicazione in questione, mentre il contenuto pubblicitario nativo tende ad essere di diffusione virale in modo che siano i lettori stessi a condividere attivamente il contenuto all’interno delle proprie cerchie sociali. Ovviamente se un brand inserisce contenuti sponsorizzati sul proprio sito web, allora è marketing puro. Basti pensare ad esempio ad un contenuto prodotto dal team di web marketing turistico per l’inserimento di articoli sul sito web o sul blog di un hotel o una struttura turistica.