Native Advertising: Un grande flop o il futuro della pubblicità online?

La Native Advertising è una forma di pubblicità che è così strettamente integrata all’interno del sito che non si può dire che si tratta di pubblicità. Vediamo le differenze tra le varie tipologie di pubblicità “native”.
Annunci nativi e Inserzioni
Gli annunci nativi si fondono senza soluzione di continuità con il contesto del sito e non influenzano l’esperienza vissuta dall’utente. D’altra parte, la maggior parte dei pubbliredazionali, non importa quanto ben progettati o elenganti siano, presentano un netto scollamento tra gli interessi dell’utente e il messaggio pubblicitario. I lettori cercheranno di fare in modo di evitare di essere condotti in un territorio “pericoloso” dove le regole del gioco vengono imposte dagli inserzionisti e non dagli editori o giornalisti. In alcuni casi, il confine tra contenuto utile e quello puramente promozionale è notevolmente sfocato.

Annunci pubblicitari con contenuti sponsorizzati
Le storie promozionali sono gli annunci cosiddetti “interstizial” ovvero quelli che vengono inseriti all’interno del feed di Facebook e di Twitter per cercare di far diventare il lettore fan o follower di una determinata pagina o persona.  Anche in questo caso, di solito, c’è una discrepanza tra ciò che si sta leggendo o guardando e l’annuncio pubblicitario.

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Armando Travaglini
Armando Travaglini è consulente e formatore sui temi del web marketing e lavora con le PMI italiane per la definizione delle migliori strategie per ottenere la massima visibilità online. armandotravaglini.it | digitalmarketingturistico.it

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